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Il Gioco dei colori, Emma Ciardi: una pittrice tra due secoli
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Il Gioco dei colori, Emma Ciardi: una pittrice tra due secoli

Il Gioco dei colori, Emma Ciardi: una pittrice tra due secoli

Il 5 maggio alle 18.30 presso lo spazio Pardes di Mirano vanno in scena gli ultimi giorni di vita di Emma Ciardi, una pittrice veneziana, figlia d’arte – suo padre era Guglielmo Ciardi – e sorella di Beppe Ciardi. Una donna capace fin da giovane di produrre, con i suoi quadri che elaborano il vedutismo in forme originali, un incanto che travalica anche i confini europei, affermandosi con coraggio in un mondo dominato da figure maschili.

Questo progetto è il risultato di un lavoro di ricerca, reso possibile dal contributo della storica dell’arte Myriam Zerbi. L’obiettivo è mettere in luce figure di artiste capaci di affermarsi per il valore della propria opera, ma anche per la propria indipendenza di pensiero e il proprio coraggio.

A incarnare la figura di Emma Ciardi è l’attrice Alessandra Prato, con un brevissimo cameo dell’attore Gigi Moi e letture di Carlo Tamai.

Il testo è di Manuela Giabardo, autrice e traduttrice di poesia. Presentazione di Myriam Zerbi.

L’evento s’inserisce all’interno della mostra Infiniti relativi con opere di Tobia Ravà, a cura di Maria Luisa Trevisan, che si potrà visitare prima e dopo l’evento. Vi sono esposti nuovi lavori dell’artista, alcuni giunti direttamente dalla mostra tenuta alla Galleria Ribolzi di Montecarlo, altri direttamente dalla fornace. Vi sono infatti nuovi bronzi quali Clara dedicato alla rinocerontessa più ritratta della storia dell’arte che nel Settecento ha fatto il giro dell’Europa e approdata a Venezia è stata ritratta anche da Pietro Longhi. Inoltre vi sono le ultimissime produzioni scultoree in pietra e marmo, quali una sorprendente Carpa rossa in rosso di Verona e Fario nera in marmo nero del Belgio. Oltre a dipinti, opere specchianti e rasi vi sono opere realizzate anche in collaborazione con altri artisti quali Germoglio di speranza (2012), Con fusione (2017), Infiniti relativi (2018), con Abdallah Khaled e Alchemical Party, 2018 con Amber Hammad, Mahbub Jokhio, Unum Babar e Matt Kushan, di estrema attualità per l’aspetto interculturale che rappresentano.

 

 

Fa parte della mostra: Umano & Disumano 2019

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