PaRDeS – Laboratorio di Ricerca d’Arte Contemporanea, che segue e promuove il lavoro di giovani artisti italiani e stranieri, la cui ricerca assume un particolare rilievo nell’ambito del panorama artistico contemporaneo, ha in animo di realizzare una esposizione d’arte contemporanea collettiva dal titolo: “La Cura” che riguarda il particolare momento storico epocale che stiamo attraversando.
La mostra sarà realizzata a Mirano presso PaRDeS – Laboratorio di Ricerca d’Arte Contemporanea dal 22 maggio al 13 novembre 2022, e a Venezia presso l’Art Factory dal I° giugno al 10 luglio 2022, e prevede l’esposizione di dipinti, sculture, installazioni ambientali, video all’interno e all’esterno, realizzate da 35 artisti di generazioni e culture diverse. Nell’ambito dell’esposizione sono organizzati degli eventi culturali, collegati al tema della mostra, al fine di sollecitare il dibattito artistico e trasmettere al visitatore le conoscenze e i valori contenuti nelle opere.
Scheda mostra
Titolo: LA CURA.
Mirano, PaRDeS – Laboratorio di Ricerca d’Arte Contemporanea
via Miranese 42
dal 22 maggio al 13 novembre 2022 (con pausa estiva 16 luglio – 18 settembre)
Inaugurazione: domenica 22 maggio ore 17
Venezia, Art Factory, Fondamenta de l’Arzere, Dorsoduro 2324
dal 1 giugno – 10 luglio 2022
Inaugurazione mercoledì I° giugno ore 18
Artisti:
Olimpia Biasi, Ariela Böhm, Silvia Bonin, Roberto Cannata, Savina Capecci,
Franco Corrocher, Barbara Crimella, Graziella Da Gioz, Concetta De Pasquale, Francesca Della Toffola, Alberto Di Fabio, Nicola Evangelisti, Valeria Fano, Roberto Fontanella, Nicola Golea, Nadezda Golysheva, Peter Hide, Abdallah Khaled, Federica Marangoni, Katia Margolis, Giorgia Minto, Serena Nono, Roberto Paci Dalò, Pain Azyme, Barbara Pelizzon, Norma Picciotto, Tobia Ravà, Raphael Reizel, Isabella Rigamonti, Rosa Mundi, Marta Sforni, Annamaria Targher, Antonia Trevisan, Paola Volpato, Stefano Zaratin
Ideazione, progetto e cura della mostra di Maria Luisa Trevisan
Allestimenti Tobia Ravà
Collaborazioni Rubens Tola Sara Dell’Isola
Patrocini: del Comune, Assessorato alla Cultura, delle Politiche Ambientali e di Terra dei Tiepolo
La cura è intesa come cura del pianeta, dell’ambiente, della natura, degli animali, della salute dell’altro, ma anche di ciò che di bello e buono l’essere umano ha prodotto finora e potrebbe realizzare possibilmente nel presente e nel futuro in condizione di pace, salute, serenità.
In anni così difficili, inimmaginabili qualche tempo fa (anche solo pochi mesi addietro) che hanno messa a dura prova l’individuo e la coesione sociale, si auspica vi siano sempre più numerosi i costruttori di relazioni non solo civili ma amichevoli e amorevoli tra esseri viventi, in grado di immaginare ancora un futuro di cooperazione, armonia e concordia, prosperità, felicità, e gioia come sanno fare gli artisti, che poggiano la loro arte su valori e orizzonti ampi ed universali. Ogni artista in fondo realizza sempre opere che in qualche modo sono apotropaiche.
Convinti che l’artista con la sua immaginazione e creatività trovi sempre una soluzione anche ai problemi più seri e possieda una sua alchimia per uscire dall’impasse in cui ci troviamo, alla ricerca del bene, buono e bello.
La mostra si lega quindi anche alle tematiche del transumanesimo, movimento culturale che sostiene l’uso delle scoperte scientifiche e tecnologiche per aumentare le capacità fisiche e cognitive e migliorare quegli aspetti della condizione umana.
Possiamo divedere la nostra specie in chi si prende cura del mondo, degli esseri viventi che lo abitano, delle cose e opera con amore, sensibilità, responsabilità, grandi capacità, rispetto, rigore, e tanta sapienza e chi purtroppo distrugge e con la forza, la prepotenza, l’arroganza, e purtroppo anche con tanto indicibile orrore mira a far sentire l’altro vittima fragile ed indifesa, in continuo ed incessante sforzo di mantenere la libertà e i diritti conquistati con tanta fatica e spesso con il sangue, nella consapevolezza che nulla è dato per sempre. Pensavamo che quanto è accaduto nelle guerre precedenti non dovesse mai più succedere, ci credevamo avviati verso un futuro in cui si cercava di rimediare finalmente ai delitti commessi verso l’ambiente, invece ci dobbiamo occupare di tragedie quotidiane orribili, assistere ad abusi e nefandezze di ogni genere, tra le più atroci, come quelle raccontate dalla cronaca di questi giorni bui, che ricalca una storia che pensavamo antica ma ahimè è purtroppo incredibilmente attuale. La realtà è che l’uomo non impara nulla dal passato e quello che purtroppo si continua a vedere è il dolore immenso causato da soldati mercenari attrezzati per la guerra su civili inermi, uomini, donne, bambini, ammalati, intenti a difendere a volte le loro poche e povere cose che gli davano il minimo di sopravvivenza.
Questa mostra vuole essere un invito a ripartire dalla cura, volto a rileggere una parola decisiva per tentare di dare con concretezza un volto più umano a questa umanità che appare spesso priva di empatia e sempre più disumanizzata.
PaRDeS – Laboratorio di Ricerca d’Arte Contemporanea via Miranese 42, 30035 Mirano
Orari di apertura da mercoledì a domenica 16-19 su prenotazione
Art Factory, Fondamenta de l’Arzere, Dorsoduro 2324, 30123 Venezia
Orari di Apertura: da mercoledì a venerdì 15.30-19.30 sabato e domenica 10.30-13.
Per informazioni
PaRDeS – Laboratorio di Ricerca d’Arte Contemporanea, via Miranese 42, 30035 Mirano (VE) tel./fax 041/5728366 cell. 349 1240891; www.artrepardes.org; artepardes@gmail.com
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